La presenza di una piscina privata non solo può aumentare notevolmente il valore dell’immobile, ma offre anche un angolo dedicato al relax e al divertimento. Grazie alle recenti normative, è possibile usufruire del bonus piscine 2023, che prevede agevolazioni fiscali e detrazioni per la costruzione della piscina. Tuttavia, le regole riguardanti questi benefici sono numerose e complesse. Ecco, quindi, una breve guida che ti aiuterà a comprendere meglio i dettagli della normativa e a scoprire i bonus disponibili per il 2023, i costi che è possibile detrarre e le similarità e le differenze rispetto ai bonus degli anni precedenti.
Come funziona il bonus piscina?
Il tetto massimo di spesa per accedere alla detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione delle piscine è di 96.000 euro (IVA inclusa). La detrazione è ripartita in dieci quote annuali dello stesso importo e non si può cumulare con altre agevolazioni fiscali.
In alternativa al metodo della detrazione fiscale, fino al 2022 era possibile richiedere uno sconto in fattura del 50%. Dal 2023, tuttavia, non è più possibile ottenere una cessione del credito o lo sconto in fattura, ed è possibile usufruire del bonus unicamente tramite detrazione fiscale. Inoltre, da quest’anno gli interventi di costruzione o ristrutturazione delle piscine non sono più compresi nell’Ecobonus, che consentiva di accedere a detrazioni fiscali dal 50% al 65%.
Ma quali sono gli interventi di ristrutturazione per cui si può usufruire della detrazione fiscale? Si tratta di tutti i lavori tesi a una miglioria dell’impianto esistente, classificabili in tre categorie principali:
Per un maggior livello di chiarezza, si elencano alcuni esempi che riportano gli interventi più comuni che consentono di accedere al bonus piscine 2023: